Registrare marchi e brevetti fa bene ai ricavi
lo dimostra una ricerca dell’UAMI
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L’UAMI (l’organismo che gestisce marchi, disegni e modelli comunitari) ha elaborato i dati finanziari ufficiali di oltre 2 milioni di imprese europee, detentrici e non di marchi-brevetti-disegni-modelli, ed ha stilato un dettagliato rapporto dal quale emergono sorprendenti conclusioni.
Il dato sicuramente più interessante è che le imprese in possesso di diritti di proprietà intellettuale, ovvero marchi-brevetti-disegni-modelli, producono ricavi maggiori rispetto a quelle che ne sono prive; in particolare i ricavi per dipendente sono risultati maggiori di quasi il 32%.
Un altro dato che fa riflettere è la grossa differenza tra PMI e grandi aziende per quanto riguarda il possesso di marchi-brevetti-disegni-modelli; le PMI che investono in essi è appena il 9% contro il quasi 40% delle grandi aziende. Motivi economici (minori disponibilità di capitali) o, soprattutto, legati a scarsa conoscenza?
In una precedente indagine del 2013 era inoltre emerso che il 40% dell’attività economica totale della UE ed il 35% di tutti posti di lavoro occupati, derivavano direttamente o indirettamente da imprese che ricorrevano in misura superiore alla media a marchi-brevetti-disegni-modelli.
Tutti dati che portano a supportare la tesi che investire in marchi-brevetti-disegni-modelli è decisamente produttivo in termini di risultati d’impresa. Questo è il link per scaricare l’intero rapporto dell’UAMI:
rapporto UAMI