ottimizzare lo sfruttamento di marchi e brevetti
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AGGIORNATO IL 22/05/2023
Aver registrato un marchio o brevettato un’invenzione, significa aver compiuto solo il primo passo; occorre poi sfruttare e rendere produttivo l’investimento fatto per la registrazione o la brevettazione. Lo sfruttamento in proprio è la più ovvia ed immediata maniera di utilizzare un marchio od un brevetto, ma non è l’unica.
Ulteriori opportunità sono offerte dalla possibilità di stipulare accordi di merchandising o franchising al fine di ottenere dal proprio marchio o brevetto il massimo vantaggio economico. Forniamo quindi una sintetica spiegazione del loro significato e vediamo come si possono proficuamente utilizzare per potenziare lo sfruttamento di marchi e brevetti.
Attraverso un accordo di merchandising, il titolare di un marchio concede a un licenziatario il diritto di apporlo sui propri prodotti o servizi (appartenenti ad un ambito merceologico diverso da quello del titolare del marchio) purché tale marchio sia protetto anche nella classe merceologica dei prodotti del licenziatario.
Chiariamo bene quest’ultimo aspetto: supponiamo che si desideri utilizzare il proprio marchio in un merchadising di t-shirt (ad esempio). In primo luogo occorre che il proprio marchio risulti registrato anche nella classe delle t-shirt, viceversa il licenziatario si ritroverebbe senza alcuna tutela.
Questa strategia commerciale offre vantaggi sia al titolare del marchio che al licenziatario. Ne consegue che il titolare del marchio potrà veicolare il proprio brand in mercati diversi dal principale espandendo fortemente il proprio business, mentre il licenziatario può sfruttare il marchio concessogli per vendere più efficacemente e proficuamente i suoi prodotti.
Il franchising invece (o affiliazione commerciale, disciplinata dalla Legge 129/2004) è una sorta di collaborazione tra imprenditori per la produzione, distribuzione di beni e/o servizi in affiliazione con marchi già noti. Attraverso il franchising un’impresa può concedere a un soggetto (definito affiliato o franchisee) la disponibilità di propri diritti di proprietà industriale (marchi, brevetti, modelli di utilità, disegni, diritti d’autore, know-how) inserendolo in una rete di affiliati distribuiti sul territorio, allo scopo di commercializzare determinati prodotti e/o servizi.
Generalmente, a fronte di queste concessioni, l’impresa ottiene dall’affiliato un corrispettivo (royalty) commisurato al fatturato annuo, unitamente all’impegno a rispettare i propri standard produttivi e qualitativi.
Vedi anche:
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- che significa il SIMBOLO R
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