Il Marchio Collettivo
Marchio collettivo: un marchio condiviso
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AGGIORNATO IL 16/12/2024
Il marchio collettivo è un marchio utilizzabile da più soggetti ed attesta il possesso di determinati requisiti da parte dell’utilizzatore e/o dei suoi prodotti, ad esempio l’origine, la qualità o la natura di determinati prodotti o servizi. Il marchio collettivo può essere registrato a livello nazionale e/o comunitario e, in generale, viene concesso in uso a tutti i soggetti che si impegnano a rispettare delle regole stabilite dal titolare del marchio collettivo in questione.
In particolare, esso viene di norma richiesto da associazioni, cooperative o consorzi, per poi essere concesso ai membri delle stesse che si impegnano a rispettare quanto stabilito nel regolamento d’uso. Il regolamento d’uso di ogni singolo marchio collettivo, deve essere redatto ed allegato alla domanda di registrazione; detto regolamento deve contenere precise indicazioni relativamente ai requisiti che deve possedere l’impresa, il prodotto od il servizio, affinché esso possa fregiarsi di quel determinato marchio collettivo.
I controlli e le relative sanzioni, vengono effettuati da un ben preciso organo specificato nel regolamento d’uso, che garantisce il possesso ed il mantenimento dei requisiti che hanno portato la determinata impresa ad avvalersi del marchio collettivo.
E’ bene non confondere i marchi collettivi con i marchi di garanzia o certificazione che invece sono un nuovo tipo di marchi, il cui scopo è quello di certificare determinate caratteristiche dei prodotti/servizi (ad esempio la qualità) secondo un regolamento specifico che deve possedere determinate caratteristiche (ne abbiamo parlato qui).
Vedi anche:
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- che significa il SIMBOLO R
- REGISTRARE UN MARCHIO ONLINE
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