Obbligatorio l’autore umano
___________
Lo ha confermato di recente la Corte d’Appello federale degli Stati Uniti: la domanda di registrazione del copyright deve indicare obbligatoriamente il nome di un autore umano. Un sistema di intelligenza artificiale non può ricoprire la titolarità del diritto d’autore.
Stephen Thaler, già dai noi più volte menzionato, aveva fatto ricorso dinanzi la Corte d’Appello del Distretto di Columbia degli Stati Uniti, nel tentativo di riuscire ad ottenere un giudizio favorevole circa la riconoscibilità della paternità del diritto d’autore in capo ad un sistema di intelligenza artificiale.
Diversi i “no” incassati da Thaler, precedenti alla pronuncia degli Stati Uniti e riguardanti i brevetti. L’ultimo della Corte Suprema Britannica, la quale confermava che l’inventore deve necessariamente essere una persona fisica e non un sistema di intelligenza artificiale (IA). La pronuncia era avvenuta in merito al ricorso avente ad oggetto la domanda di brevetto Dabus, un sistema di intelligenza artificiale capace di sfornare di continuo invenzioni (ne abbiamo parlato qui).
Ancor prima l’EPO (European Patent Office) – l’Ufficio Europeo dei Brevetti – aveva a sua volta rigettato la domanda di brevetto depositata dal Dott. Thaler, il quale indicava come inventore un’intelligenza artificiale. Anche l’ EPO sosteneva che l’inventore dovesse essere necessariamente un essere umano (ne abbiamo parlato qui).
Cosa farà Thaler dopo questo ennesimo rifiuto? Continueremo a seguire le vicende e la perseveranza dell’imprenditore statunitense in un settore in divenire.
Vedi anche:
-
- che significa il SIMBOLO R
- REGISTRARE UN MARCHIO ONLINE