I Brevetti come armi
Nell’attuale panorama economico è così
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La battaglia è quella tra Apple e Samsung, le forze armate sono i legali, i luoghi dove si combatte sono le aule dei tribunali e le armi sono i rispettivi brevetti. Fuori dalla metafora, i due colossi si stanno dando agguerrita battaglia per le posizioni di vertice nel ghiottissimo mercato degli smartphone.
Un numero imponente di brevetti è stato messo in campo da ambo le parti per aggredire il concorrente accusandolo di plagio. Ha cominciato Apple contro Samsung, mentre adesso accade il contrario; in particolare fu proprio Steve Jobs a dare il via alla battaglia, con l’obbiettivo di far ritirare dal mercato diversi prodotti della concorrente sudcoreana. Adesso è la Samsung ad affermare che secondo lei l’iPhone 5 di Apple violerebbe otto dei suoi brevetti.
Va detto che un primo round si è già concluso con la condanna di Samnsung da parte della corte di San Jose (California), che prevede una cifra di indennizzo per Apple di ben 1,05 miliardi di dollari, ma nessuno dei due colossi ha intenzione di cedere dandola vinta al concorrente; insomma la battaglia è ben lontana dalla fine…
Questa premessa per evidenziare che nell’attuale mercato globale, è necessario possedere delle armi idonee a difendere le proprie preziose quote di mercato, od anche per conquistarne di nuove. I brevetti sono l’arma più efficace per fare ciò. Quando il proprio prodotto è coperto da brevetto, se ne diventa i produttori esclusivi ed è quindi possibile impedire ad altri di produrre/vendere/commercializzare un prodotto con le medesime caratteristiche.
A tal proposito, torniamo per l’ennesima volta a sottolineare che affinché un brevetto sia oggetto di un’efficace tutela nonché sia concedibile in licenza a terzi, le rivendicazioni devono essere ben redatte ed evidenziate; occorre cioè specificare tutte le parti realmente innovative del brevetto, poiché sarà sulla base di queste che si articolerà un’eventuale tutela bel brevetto in caso di plagio.
Un brevetto con una buona descrizione ma rivendicazioni parziali o lacunose, può risultare piuttosto debole in caso di plagio e, quindi, difficilmente difendibile. Il nostro consiglio è di evitare il “fai-da-te” nella redazione delle rivendicazioni, onde non vanificare l’efficacia dell’intero brevetto; un professionista del settore, sa cosa rivendicare e come farlo nel migliore dei modi.
Per fare un esempio, la Samsung è stata riconosciuta colpevole di aver copiato il brevetto del “rimbalzo”, il brevetto del “pizzico allo schermo per zoomare”, il brevetto del “tap to zoom” (la funzione di iOS che ingrandisce le immagini e i documenti quando li si tocca con un dito), a dimostrazione che anche aspetti apparentemente semplici ed ormai comuni, se ben rivendicati all’interno di un brevetto, possono concedere delle esclusive di valore astronomico.
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