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AGGIORNATO IL 06/06/2022

In questo sito è possibile richiedere online una ricerca di anteriorità, per verificare se il marchio che si intende registrare è già esistente o meno. La ricerca viene condotta limitatamente alla classe scelta poiché, lo ricordiamo, l’esistenza di un marchio uguale registrato però in un’altra classe, non rappresenta solitamente (a meno che non sia un marchio notorio) un problema.

Sottolineiamo che tale ricerca è una “ricerca di identità” e non è da confondere con una “ricerca di similitudine”; sono entrambe delle ricerche di anteriorità ma mentre una “ricerca di identità” serve a stabilire solo se esistono marchi identici, la “ricerca di similitudine” indaga anche su tutti quei marchi esistenti che possono risultare simili, anche solo dal punto di vista fonetico.

In questo precedente articolo, abbiamo approfondito l’argomento: se si volesse depositare ad esempio il marchio “trony”, la visura di identità restituisce il risultato letterale di “trony”, ma se ci fosse un marchio già registrato come ad esempio “troni”, nella ricerca di identità non comparirebbe, mentre la ricerca di similitudine restituirebbe anche tale risultato in quanto i due marchi sono foneticamente uguali.

Riteniamo che sia doveroso (ma non obbligatorio) effettuare una ricerca prima di presentare una domanda di registrazione, soprattutto alla luce della procedura di opposizione semplificata che consente al titolare di un marchio anteriore di bloccare sul nascere la vostra domanda di registrazione, costringendovi a difendervi od a ritirare la domanda (con conseguente esborso aggiuntivo in entrambi i casi).

Vedi anche:

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Identità e Similitudine tra marchi

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AGGIORNATO IL 22/11/2021

ricerche di identità e similitudineLa registrazione di un marchio risulta efficace allorquando esso sia univoco e dotato del carattere della novità, ossia non sussistano marchi uguali o simili; questo al fine di evitare di creare confusione per il pubblico. Pertanto l’efficacia di un marchio è direttamente proporzionale alla precisione con cui si effettua una ricerca di anteriorità: maggiore quindi è la scrupolosità con la quale si rilevano possibili uguaglianze o similitudini, più forte sarà il marchio e, quindi, sarà importante valutare con attenzione gli investimenti che solitamente si sostengono per il suo lancio e la sua pubblicizzazione.

Una ricerca di anteriorità è suddivisa in due fasi successive (spesso confuse tra loro) e cioè una ricerca di identità e una ricerca di similitudine:

  1. La ricerca di identità serve a stabilire se esistono marchi identici. Si tratta di un’indagine mirata a controllare che non esista un marchio identico che sia stato già depositato o registrato. Tale ricerca opera una prima scrematura ma, se da un lato risulta essere meno costosa e meno laboriosa, dall’altro non garantisce affatto di non incorrere in future complicazioni come ad esempio subire una contestazione da parte di un titolare che ha registrato anteriormente.
  2. La ricerca di similitudine si differenzia dalla ricerca di identità in quanto non si limita ad indagare sull’uguaglianza letterale del termine, ma indaga su tutti quei marchi registrati che possono risultare simili al proprio, anche dal punto di vista fonetico e visivo.

Di seguito alcuni esempi per comprendere la differente operatività della ricerca di identità e di similitudine: se si volesse depositare il marchio “trony”, la visura di identità restituisce il risultato letterale di “trony”, ma se ci fosse un marchio già registrato come ad esempio “troni”, nella ricerca di identità non comparirebbe, mentre la ricerca di similitudine restituirebbe anche tale risultato in quanto i due marchi sono foneticamente uguali. La stessa cosa accade quando parole uguali sono scritte senza spaziature, con numeri, utilizzando lettere differenti ma con lo stesso suono, e così via.

La similitudine con un marchio già registrato può emergere dalla ricerca anche quando esso contenga solo una parte del marchio che si intende registrare, consentendo poi di valutare la minaccia che quel marchio già esistente costituisce e poter eventualmente modificare il proprio marchio se la valutazione evidenzia un rischio troppo alto di confondibilità. Per evitare di incorrere nel rischio di confusione vengono esaminati 3 fattori:

  1. il grado di somiglianza tra i marchi;
  2. se i marchi sono stati registrati nella medesima classe;
  3. se sussiste un reale rischio di confusione.

Inoltre per tutelare un marchio dopo la sua registrazione è fortemente consigliabile procedere con un’attività di sorveglianza, al fine di monitorare il mercato sull’esistenza di marchi simili o uguali depositati posteriormente (ne abbiamo parlato qui).

Vedi anche:

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