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è nato ma Italia e Spagna non ne fanno per ora parte

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brevetto unico europeoBrevettare un’invenzione nella Comunità Europea, sarà più semplice ed economico: nel 2014 sarà finalmente operativo il Brevetto unico Europeo che con un’unica domanda sarà immediatamente valido in tutti i Paesi dell’UE. Il percorso che ha portato a questo traguardo è stato ricco di ostacoli; per 40 anni si è cercato un difficile accordo su vari temi. Tra questi, c’è stato quello riguardante le lingue da adottare per la redazione del brevetto in questione.

Il sistema appena nato prevede solo tre lingue: l’inglese, il francese ed il tedesco. Registrare un brevetto nella UE implicherà quindi la redazione dello stesso in una delle tre lingue accettate.

Durante le trattative, Italia e Spagna si sono opposte a questo trilinguismo; esse si sono battute perché fossero accettate tutte le varie lingue nazionali. Ciò però non è stato condiviso ed ha inoltre rischiato di rallentare ulteriormente i lavori finalizzati alla creazione del brevetto unico. In conseguenza di ciò, gli altri Paesi membri dell’UE hanno adottato una procedura (leggi articolo) per proseguire senza Italia e Spagna.

Si è dunque arrivati alla nascita di un brevetto unico Europeo, che sarà però valido solo in 25 Paesi (cioè tutti eccetto Italia e Spagna). Questo significa che un’impresa (o un privato) che vorrà essere tutelata in tutta l’UE, dovrà presentare tre domande: una per il brevetto unico Europeo, un’altra per il brevetto Italiano ed infine una per il brevetto Spagnolo.

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Novità sul Brevetto Comunitario

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Brevetto EuropeoLa Commissione Europea ha presentato due proposte legislative che contribuiranno a ridurre radicalmente i costi dei nuovi Brevetti Europei circa dell’80%. La notizia è del 13 aprile e segue quella del 10 marzo in cui 25 Paesi, riuniti nel Consiglio UE, hanno dato il via libera alla creazione del Brevetto unico Europeo, ossia il futuro Brevetto Comunitario.

Italia e Spagna sono rimaste per il momento fuori perché contrarie alla discriminazione linguistica conseguente ad un sistema di brevetti basato solo su inglese, francese e tedesco. Questo significa che quando, un domani, una qualsiasi impresa (Italiana o straniera) vorrà depositare un Brevetto Comunitario, questo sarà valido in tutti i Paesi della CE ad eccezione di Italia e Spagna. Per meglio chiarire, anche un’impresa Italiana potrà richiedere un Brevetto Comunitario valido nei 25 Paesi firmatari della CE però, dato che questo non sarà valido in Italia, dovrà comunque depositarne uno uguale nel nostro Paese se vorrà essere tutelato anche da noi.

La proposta della Commissione per limitare i problemi linguistici, prevede che il Brevetto possa essere depositato in una qualsiasi delle lingue della CE ma che venga poi esaminato solo in una delle tre lingue riconosciute dall’Ufficio Brevetti Europeo, ossia inglese, francese e tedesco. Quindi, per chi inoltrerà la domanda di Brevetto in una lingua diversa dalle tre lingue dell’Ufficio, è previsto il pagamento del costo della traduzione in una delle tre lingue ufficiali. Infine, dopo il rilascio del Brevetto, le relative rivendicazioni dovranno essere tradotte nelle altre due lingue ufficiali dell’Ufficio diverse da quella scelta per l’esame.

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