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Il programma UE per la ricerca e l’innovazione

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Horizon Europe è il Programma quadro dell’Unione Europea per la ricerca e l’innovazione per il periodo 2021-2027. Il programma ha una durata di sette anni e una dotazione finanziaria complessiva di 95,5 miliardi. È il più vasto programma di ricerca e innovazione transnazionale al mondo: finanzia attività di ricerca e innovazione – o attività di sostegno a R&I – e lo fa principalmente attraverso inviti a presentare proposte (call for proposals) aperti e competitivi. Il Programma è attuato direttamente dalla Commissione Europea.

Gli obiettivi

L’obiettivo generale di Horizon Europe è ottenere un impatto scientifico, tecnologico, economico e sociale dagli investimenti dell’UE in ricerca e innovazione, in modo da:

  • rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell’Unione e promuovere la sua competitività in tutti gli Stati membri;
  • attuare le priorità strategiche dell’Unione e concorrere alla realizzazione delle politiche europee, contribuendo a fronteggiare le sfide globali del nostro tempo, enunciate dagli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dall’Accordo di Parigi sul clima;
  • rafforzare lo Spazio Europeo della ricerca.

Il Programma Quadro intende pertanto sfruttare al massimo il valore aggiunto dell’Unione Europea concentrandosi su obiettivi e attività che non possono essere realizzati in modo efficace dai singoli Stati membri.

Chi può partecipare

La partecipazione a Horizon Europe è aperta a qualsiasi soggetto giuridico, indipendentemente dal luogo in cui ha sede, compresi i soggetti giuridici dei Paesi terzi non associati al programma o le organizzazioni internazionali, fatte salve eventuali eccezioni stabilite nel Programma di lavoro o nel bando specifico.

I temi di ricerca

Horizon Europe è strutturato in tre pilastri (scienza eccellente, sfide globali e competitività industriale europea, Europa innovativa) suddivisi a loro volta in programmi e tematiche specifiche e in un programma trasversale.

Le Mission

Horizon Europe prevede il lancio di mission di ricerca e innovazione, finalizzate ad aumentare l’efficacia dei finanziamenti perseguendo grandi obiettivi chiaramente identificati e a risolvere alcune delle più grandi sfide del nostro tempo.

Ogni missione includerà un portafoglio di azioni – progetti di ricerca, misure di policy o anche iniziative legislative – dirette a raggiungere, entro un arco di tempo prestabilito, un obiettivo audace, misurabile e rilevante per la società, che non potrebbe essere ottenuto attraverso azioni singole.

La Commissione europea ha identificato cinque aree di mission:

  • Cancro
  • Adattamento al cambiamento climatico, compresa la trasformazione della società
  • Oceani, mari, acque costiere e interne sani
  • Città climaticamente neutre e intelligenti
  • Cibo e terreni sani

Fonte: www.horizoneurope.apre.it

Per saperne di più:

www.ec.europa.eu/

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i requisiti per brevettarli

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I “novel food” sono i cibi nuovi che non fanno parte della cultura alimentare tradizionale; per poter essere brevettati è necessario che  siano frutto di nuove tecnologie mai applicate o di processi produttivi di lavorazione/fabbricazione innovativi in grado di produrre un “effetto tecnico”.

Come previsto dal nuovo Regolamento UE, “sono alimenti costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali, piante, microrganismi, funghi o alghe”. Si tratta di prodotti alimentari con una composizione nuova o modificata in grado di apportare cambiamenti al valore nutritivo del prodotto e/o al suo metabolismo. 

Possiamo citare a titolo esemplificativo le nuove fonti di vitamina k, i semi di chia, l’integratore olio di krill, la carne in provetta cioè i tessuti proteici ottenuti in laboratorio per donare aspetto, consistenza e sapore propri della carne vera, come è avvenuto per l’impossible burger. Un altro esempio è dato dalla tecnologia gluten friendly che si basa su un processo fisico-chimico a cui viene sottoposto il grano prima della molitura; è in grado di donare nuova forma al glutine conservandone tutte le proprietà nutrizionali e organolettiche.

Come stabilito dall’Unione Europea il “novel food” deve essere:

  1. sicuro per il consumatore;
  2. etichettato correttamente, in modo da non sviare il consumatore;
  3. se il nuovo alimento è destinato a sostituire un altro, non deve differire in modo da risultare nutrizionalmente svantaggioso per il consumatore.

Per saperne di più consultare il portale della Commissione Europea sui Novel Food e quello del Ministero della Salute.

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