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In questa sezione potrai trovare una risposta a qualunque tuo dubbio o quesito riguardante brevetti, marchi, disegni, modelli, diritto d’autore, aspetti legali e molto altro. La consultazione della nostra vastissima banca dati di articoli è totalmente GRATUITA.

Per iniziare digita l'argomento di cui vuoi informazioni:
Apr 15 2011

Brevetto Comunitario

Novità sul Brevetto Comunitario
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La Commissione Europea ha presentato due proposte legislative che contribuiranno a ridurre radicalmente i costi dei nuovi Brevetti Europei circa dell’80%. La notizia è del 13 aprile e segue quella del 10 marzo in cui 25 Paesi, riuniti nel Consiglio UE, hanno dato il via libera alla creazione del Brevetto unico Europeo, ossia il futuro Brevetto Comunitario.

Apr 1 2011

PATLIB

Cosa sono e cosa fanno
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La rete dei PATLIB, sintesi di PATent LIBrary, nasce per fornire informazioni sul sistema di Proprietà Industriale. La rete dei PATLIB ha dunque l’obiettivo di promuovere la conoscenza delle informazioni brevettuali e fornire importanti servizi di primo ausilio all’utenza.

Quando un brevetto viene violato
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Se si possiede un brevetto, l’imperativo è “monitorare l’operato della concorrenza per individuare eventuali violazioni”. Anche se sembra scontato, occorre ricordare che se un prodotto innovativo viene immesso sul mercato e riscuote successo, è probabile che la concorrenza prima o poi cerchi di fabbricare prodotti con caratteristiche simili o uguali. A quel punto bisogna ricordare che alcuni concorrenti sono in grado di fabbricare un prodotto identico o simile, immettendolo sul mercato ad un prezzo inferiore e vincendo spesso la battaglia delle vendite.

Mar 10 2011

Brevetto Comunitario

Finalmente il Brevetto unico Europeo
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La notizia è di oggi: il Consiglio UE ha dato il via libera alla creazione di un brevetto unico Europeo. Tocca ora ai servizi della Commissione preparare i regolamenti attuativi che regoleranno in pratica la creazione del brevetto UE; il commissario Barnier ha assicurato che una prima parte sarà già pronta per il 30 marzo. L’obiettivo è chiaro: creare un unico brevetto valido in tutto il territorio della Comunità Europea, ossia un Brevetto Comunitario.

Reclamare un Marchio su Facebook
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Molti conoscono (o quantomeno immaginano) i “numeri” impressionanti dei più popolari social network, ossia più di 500 milioni di utenti di Facebook e 75 milioni di utenti su Twitter, cui si aggiungono centinaia di altri siti di social media che stanno rapidamente crescendo e guadagnando popolarità. Questo comporta l’esistenza di nuovi canali attraverso i quali i marchi delle società possono essere violati, ossia usati illecitamente o contraffatti.

Provvedimenti di urgenza
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Quando viene apposto su un prodotto un marchio identico o simile ad uno regolarmente registrato, si potrebbe indurre il generico consumatore ad acquistare il prodotto contraffatto. Ciò determina per il titolare del marchio originale un inevitabile danno economico (minori vendite e minori introiti), nonché un danno d’immagine derivante dal fatto che il marchio contraffatto è spesso apposto su prodotti di qualità inferiore.

Il Brevetto in Europa
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Il brevetto europeo non è da confondere con un brevetto comunitario; quest’ultimo non esiste ancora (anche se ci si sta lavorando) e, qualora esistesse, permetterebbe di ottenere un brevetto valido in tutti i Paesi della Comunità Europea, con un unico deposito. Il brevetto Europeo, invece, consente solo di richiedere il brevetto in più stati dell’Europa con un’unica domanda iniziale ma, come specificheremo meglio, è comunque necessario in un secondo momento procedere con le cosìdette “fasi nazionali”.

Il Brevetto PCT
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Il brevetto internazionale, detto PCT (Patent Cooperation Treaty), consente di ottenere un brevetto valido in più Paesi del mondo con una domanda inizialmente unitaria. Il PCT offre cioè al depositante la possibilità di estendere il suo brevetto a livello internazionale, con un vantaggio in termini di tempo derivante dal fatto che la domanda iniziale è unica.

Il sistema delle licenze obbligatorie
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In Italia la licenza obbligatoria di un brevetto è prevista dall’art. 70 c.p.i. al fine di assicurare che la concessione del brevetto sia seguita dalla concreta attuazione dello stesso, dando così modo alla collettività di fruirne, utilizzandolo altresì da base per lo sviluppo di nuova tecnologia.

La registrazione di un Marchio Internazionale
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Prima di procedere al deposito di una domanda di marchio internazionale, è necessario aver prima depositato un identico marchio nazionale. Il marchio internazionale è regolamentato da due normative: Accordo di Madrid e Protocollo di Madrid. Le due normative sono tra loro piuttosto diverse e la principale differenza è che l’Accordo prevede che si possa ottenere un marchio internazionale sulla base di un marchio registrato nel paese di origine, mentre il Protocollo prevede che si possa fare anche sulla base di una semplice domanda.

La registrazione di un programma
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I nuovi software o programmi per elaboratore sono comparati alle opere letterarie e sono tutelabili esclusivamente con il diritto d’autore. Presso la Sezione OLAF della Direzione Generale della SIAE, è stato allo scopo istituito un idoneo Registro che raccoglie tutti i software registrati fornendo per ognuno di essi prova certa della data di creazione.

La registrazione di un Brevetto per Modello di Utilità
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Al modello di utilità si ricorre per proteggere quegli oggetti (non i procedimenti) che rappresentano una modifica di oggetti esistenti, ovvero che comportano una maggiore utilità o facilità d’uso dell’oggetto stesso. Il modello di utilità dura 10 anni (contrariamente all’invenzione industriale che ne dura 20), e non è rinnovabile.

La registrazione di un Marchio Comunitario
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Il marchio comunitario consente di poter ottenere con un’unica domanda, un marchio valido su tutto il territorio della Comunità Europea, ovvero in tutti i 27 Paesi che vi fanno parte. L’ufficio competente è l’OAMI con sede ad Alicante (Spagna): sul sito (anche in Italiano) sono presenti tutte le informazioni nonché i moduli e le istruzioni necessari al deposito di una domanda.

Le denominazioni d’origine DOP, IGP ed STG
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Un’indicazione geografica protetta garantisce che il prodotto sul quale è apposta, proviene da una zona determinata a cui viene tradizionalmente associata una qualità costante che deriva da fattori ambientali e umani.
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (MIPAAF) è il dicastero preposto all’elaborazione ed al coordinamento a livello nazionale, europeo ed internazionale delle linee della politica in campo agricolo, forestale, agroalimentare ed in materia di pesca. Il Ministero, in particolare, si occupa di tematiche concernenti i prodotti agroalimentari di qualità, fra i quali:

Il Brevetto nazionale per invenzione industriale
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Per procedere al deposito di una domanda di brevetto per invenzione industriale, non è necessario realizzare un prototipo ma è sufficiente redigere la descrizione del trovato, le rivendicazioni ed i disegni. La domanda può essere presentata presso una qualsiasi Camera di Commercio oppure inviata direttamente all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, Via Molise, 19 – 00187 Roma, a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno.

La registrazione di un Marchio Italiano
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Questo è il primo di una serie di articoli in cui verrà dettagliatamente descritta la procedura di deposito di un marchio (nazionale, Comunitario ed internazionale), in maniera tale da consentirne la registrazione autonoma.

Scoprire brevetti anteriori simili al nostro
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Prima di depositare una domanda di brevetto per invenzione, ci si chiede spesso se ciò che si è inventato sia effettivamente nuovo oppure se esistono brevetti anteriori che hanno ad oggetto la medesima invenzione. Cominciamo subito col dire che la ricerca di anteriorità sui brevetti è piuttosto difficile da effettuare per due motivi principali:

I brevetti sulle nuove varietà vegetali
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Una varietà vegetale è la minore delle unità sistematiche del mondo vegetale (Tipo, Classe, Famiglia, Genere, Specie, Sottospecie e infine Varietà) e può essere definita come un piccolo raggruppamento tassonomico: le piante che ne fanno parte sono tutte uguali fra loro e sono diverse da tutte le altre. Specifiche varietà vegetali che soddisfino determinate esigenze dell’agricoltura (ad es. resistenza maggiore al freddo o alla siccità) possono essere ottenute anche attraverso tecniche di genetica vegetale.

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