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Giu 21 2010

Il Brevetto Europeo

Brevetto Europeo: caratteristiche generali
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Il Brevetto Europeo (spesso erroneamente chiamato Brevetto Comunitario) consente di richiedere ed ottenere, con un’unica procedura, il brevetto in più stati dell’Europa. Ciò significa che la domanda è unificata ma che poi il brevetto dovrà essere omologato in ciascuno degli Stati membri designati in sede di domanda. Se viceversa esistesse il Brevetto Comunitario (ci si sta lavorando), anche l’omologazione in tutti gli Stati membri avverrebbe automaticamente a seguito della sola presentazione della domanda.

Differenze tra modello di utilità ed invenzione o design
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Un errore comune è quello di confondere i modelli di utilità con le invenzioni o con il design.

Attraverso il modello di utilità ci si limita soltanto a migliorare l’efficacia, la comodità di applicazione o di impiego di un oggetto esistente, mentre l’invenzione, al contrario, presuppone la creazione di un nuovo oggetto o procedimento. Un nuovo attrezzo di lavoro potrebbe quindi essere oggetto di brevettazione per invenzione, mentre l’impiego di una nuova impugnatura per lo stesso attrezzo potrebbe essere oggetto di un modello di utilità.

I concetti alla base del Brevetto per Modello di Utilità
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I modelli di utilità, ai sensi dell’art. 82 c.p.i., sono nuovi modelli che possono consistere in particolari conformazioni, disposizioni, configurazioni o combinazioni di parti, atti a conferire una particolare efficacia o comodità di applicazione o di impiego a macchine o parti di essi, strumenti, utensili oppure oggetti di uso in genere.
Anche per il modello di utilità esistono quindi delle condizioni da rispettare, ovvero che si tratti di:

Principali riferimenti normativi in materia brevettuale
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La legge vigente in Italia è il Codice della Proprietà Industriale, entrato in vigore il 19.3.2005 a seguito del decreto legislativo n°30 del 10.2.2005. Esso ha sostituito e riunito in un’unica legge le singole normative relative a brevetti per invenzioni, modelli di utilità, disegni e modelli, nuove varietà vegetali, topografie dei prodotti a semiconduttori, marchi ed altri segni distintivi, indicazioni geografiche, denominazioni di origine, informazioni aziendali riservate.

Inasprimento delle pene nella protezione dei titoli di Proprietà Industriale
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La Legge 23 luglio 2009, n. 99, anche conosciuta come Legge Sviluppo, ha previsto una serie di interventi che comprendono, fra l’altro, alcune disposizioni in materia di repressione degli atti di contraffazione. In particolare, sono state incrementate le pene previste dall’art. 473 c.p. per le ipotesi di contraffazione, alterazione o uso di marchi e altri segni distintivi (reclusione da sei mesi a tre anni e multa da 2.500 euro a 25.000 euro) nonché contraffazione, alterazione o uso di brevetti, design e modelli di utilità (reclusione da uno a quattro anni e multa da euro 3.500 a 35.000).

Come e dove proteggere un’invenzione
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Un’invenzione può ricevere protezione secondo differenti modalità:
1. Può essere, innanzitutto, depositata domanda di brevetto nazionale presso qualsiasi Camera di Commercio (in forma cartacea o in forma telematica) oppure presso l’UIBM (direttamente o tramite servizio postale) al fine di ottenere un brevetto italiano (vale a dire un brevetto che avrà efficacia solo in Italia). L’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) è la struttura di riferimento centrale in Italia per la gestione e la tutela dei diritti di proprietà industriale.

Il Brevetto Italiano in estrema sintesi
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Un brevetto Italiano può riguardare un nuovo oggetto depositato come “invenzione industriale” oppure come “modello di utilità”. Il riconoscimento di invenzione industriale viene attribuito ai trovati che hanno un alto grado di innovazione e che rappresentano una soluzione nuova ed originale ad un problema tecnico. Il modello di utilità si utilizza invece per proteggere gli oggetti che rappresentano una modifica di oggetti esistenti, ossia che comportano una maggiore utilità o facilità nell’uso dell’oggetto noto. In entrambi i casi non sono brevettabili “le scoperte, le teorie scientifiche, i metodi matematici, i piani, i principi ed i metodi per attività intellettuale, per gioco o per attività commerciali, i programmi di elaboratori, le presentazioni di informazioni”.

L’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi gestisce il sistema normativo inerente la materia della Proprietà Industriale. Esso svolge le seguenti attività:
– ricezione delle domande di concessione dei vari titoli di proprietà industriale e della relativa documentazione;
– controllo della regolarità formale ed esame tecnico;
– struttoria, concessione o rigetto delle domande ricevute;

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